Stavolta sono in escursione con mio figlio Raffaele, che sale con me per la seconda volta e Claudio, che sale invece per la prima volta alla Bocchetta di Budria..
13 ottobre 2025, lunedì, bella giornata in quota oltre i 1900 m, con nuvole basse invece la mattina fino oltre i 1900 m, e invece parzialmente soleggiata il pomeriggio.
Percorsa in auto la strada per il Passo San Marco, superata la località Madonna delle nevi (1336 m), parcheggiamo l’auto nello slargo al tornante 9, poco dopo la località Fraccia (1600 m).
Imbocchiamo sulla dx il bel sentiero-mulattiera 124A in direzione Rifugio Balicco e Bivacco Zamboni.
Il primo tratto è in saliscendi ed alterna tratti nel bosco e nei pascoli fino a giungere a due torrenti da ‘guadare’.
Con percorso a tornanti guadagniamo quota fino a raggiungere Baita Arletto (1860 m).
Poco oltre lasciamo il sent. 124A che prosegue a dx, per imboccare a sinistra una labile traccia di sentiero, che sale a raggiungere una baita in una radura pascoliva con fontana-abbeveratoio.
Continuando seguendo la traccia ci alziamo sulla cresta del costone fino a raggiungere a vista il sentiero 101 proveniente dal Passo San Marco.
A questo punto, superate le nuvole basse che ci hanno accompagnato in salita, ci godiamo salendo lo spettacolo dei panorami de ‘Il cielo è blu sopra le nuvole “!.
Salendo ancora raggiungiamo l’alto omone di pietre (2050 m circa di quota ), innalzato poco sopra il sent. 101 e sottostante il canale di salita al Passo di Budria.
Poco oltre l’omone, agganciato il sentiero segnato per la Bocchetta di Budria, saliamo l'evidente canale che porta al valico.
La pendenza dapprima è morbida poi si fa decisa e ripida su un labile sentierino che con secchi decisi e anxche ripidi tornantini ci porta alla Bocchetta di Budria (2216 m).
Al valico si apre il panorama valtellinese, vicinissimo si staglia nel cielo l'elegante e aguzzo Pizzo del Vento (2235 m).
Ci godiamo lo spettacolo a sud della Val Brembana coperta da un mare di nuvole basse da dove emergono le cime oltre i 1900-2000 m., a nord nessuna nuvola e nel cielo si staglia il Pizzo del vento, insieme ad altre cime valtellinesi e al Monte Tartano .
Alla Bocchetta sostiamo per un bel po’, godendoci anche un buon pranzetto al sacco baciati dal sole meridiano.
Intanto le nuvole basse si stanno diradando verso la Val brembana e sulla bella conca di origine glaciale che ospita in posizione centrale il Bivacco Zamboni (2007 m) e più in basso il nuovo Rifugio Balicco (1995 m) con accanto la Baita Laghetti (1963 m).
Quindi scendiamo con attenzione e seguendo il sentiero raggiungiamo il bel Bivacco Zamboni (2007 m), da dove, passando dentro il grande recinto di pietre per ricovero animali (‘bareck’) , raggiungiamo il Rifugio Balicco (2007 m).
Scendendo poi, percorrendo il bel sentiero 124, ammiriamo poco sotto il rifugio, i tre omoni di pietre.
Poco sotto raggiungiamo il bivio , non riconoscibile per la verità a chi non lo conosce, dove chiudiamo il bell’anello compiuto!
Seguendo il sent. 124 ripassiamo alla Baita Arletto per poi passare dalla bella Casera Azzaredo (1750 m) dove i gestori chiudono la stagione proprio oggi.
Rientriamo poi nel sent. 214A, percorso in salita il mattino, che ripercorriamo in discesa non nella nebbia del mattino ma baciati dal sole pomeridiano,
Rientriamo al punto di partenza, contenti della bella escursione!.
Info Rifugio Balicco:
https://www.rifugi.lombardia.it/bergamo/mezzoldo/rifugio-balicco.html
http://www.diska.it/rifbalicco.asp
http://geoportale.caibergamo.it/it/rifugio/rifugio-balicco
https://www.facebook.com/Rifugio-Marco-Balicco-1179833465374762/